La richiesta di MaterMacc
Nel 2020 la divisione digital di Zeranta è stata contattata da un’azienda che si occupa della parte di ricerca e sviluppo per la realizzazione di macchinari agricoli: MaterMacc
Cosa ha a che fare questo con le attività di Zeranta?
In realtà molto perché la richiesta del cliente è stata quella di realizzare un sistema Internet of Things per il controllo delle macchine seminatrici e irrigatrici e di creare un applicativo multipiattaforma che potesse controllare i settaggi di queste macchine.
Nel dettaglio ci è stato chiesto di realizzare un ecosistema digitale per il monitoraggio e la gestione di macchinari connessi con gli obiettivi di:
- fornire assistenza remota ai propri clienti
- garantire un facile controllo delle attività di lavoro in real-time
- raccogliere dati sulle prestazioni dei prodotti
- semplificare i processi di configurazione dei macchinari
L’hardware
La prima sfida del nostro reparto sviluppo è stata quella di dover lavorare con schede elettroniche dotate di differenti sistemi di comunicazione e quindi progettare un sistema che raccogliesse tutti i dati e li mostrasse in maniera ordinata e semplice nelle schermate di output.
Il lavoro è stato diviso in due parti:
- Per le macchine seminatrici abbiamo sviluppato un applicativo Android e IOS in grado di interfacciarsi con schede dotate di connessione bluetooth.
L’utilizzo dell’app permette un controllo real-time dei dati di lavoro, senza necessità di connessione internet, da parte dell’operatore presente in loco ma abbiamo pensato anche a una trasmissione dei dati raccolti in modo che siano consultabili anche da remoto e quindi dalle aziende agricole che si ritrovano ad avere una flotta di mezzi sparsi per il territorio. - Per le macchine irrigatrici abbiamo sviluppato un sistema di comunicazione su rete dati tramite protocollo MQTT che garantisce una trasmissione delle informazioni in cloud con un consumo di banda minimo. I dati vengono poi raccolti e monitorati da un’interfaccia cloud permettendo all’operatore di svolgere altre attività mentre il macchinario è in funzione mantenendo un controllo sulle attività di lavoro.
Il software
Il progetto dell’app non ha interessato solo il reparto sviluppo, ma ha interessato anche il reparto che si occupa della user experience nell’ambito digitale.
Per creare un’app che sia facilmente utilizzabile dagli utenti abbiamo iniziato analizzando le funzionalità necessarie per la configurazione della macchina attraverso un confronto con il cliente e poi razionalizzando la gerarchia dei contenuti suddivisi tra visualizzazione dei dati e schermate per i diversi settaggi.
Il passo successivo è stato capire cosa fosse veramente utile e utilizzare una mappa dell’empatia per identificarci nei panni di un utente.
Quando avrebbe usato l’applicativo e in che condizioni?
La soluzione individuata è stata quella di semplificare il più possibile tutte le schermate che avevano necessità di essere utilizzate in maniera agile e veloce durante le sessioni di lavoro, riducendo il numero di opzioni allo stretto necessario e disponendo i comandi principali in modo che fossero facilmente raggiungibili e riconoscibili da parte degli utenti.
L’app è stata quindi pensata per un’esperienza ottimale in condizioni di lavoro, ma allo stesso tempo anche per poter essere utilizzata in situazioni più comode, come l’ufficio o a casa, e perfezionare in tranquillità le configurazioni delle macchine agricole connesse.
È nato così un applicativo crossplatform che può essere utilizzato da tablet, mobile come app nativa e su piattaforma web.
Un sistema scalabile
Fin dalle prime attività di progettazione abbiamo tenuto in considerazione la necessità da parte del cliente di ampliare nel tempo la flotta di dispositivi connessi e gestibili da cloud.
Per questo motivo l’applicazione mobile e il gestionale in cloud sono stati sviluppati in maniera modulare garantendo quindi la possibilità di introdurre, senza dover stravolgere l’architettura dell’app, nuovi moduli specifici per macchinari agricoli differenti tra loro e riducendo così i tempi e i costi di sviluppo dei nuovi progetti su cui sta lavorando il cliente.