il progetto

La “Giornata Internazionale dei Musei 2020”, promossa da ICOM (International Council of Museums), è arrivata in corrispondenza della conclusione dei giorni di quarantena imposti dall’emergenza Covid-19, un periodo che è stato spunto per riflessioni su come ripensare, valorizzare e progettare i percorsi museali in quanto servizi di fruizione pubblica legati ad arte e cultura.

 

Musei per l’eguaglianza: diversità e inclusione” è stato infatti il tema di questa edizione, declinato da Intesa Sanpaolo in collaborazione con Zeranta Edutainment in una nuova esperienza immersiva a distanza, frutto di una attività di benchmarking sui tour virtuali dei più grandi musei del mondo associata al lavoro di visitor design, su cui Zeranta ha un know-how specifico.

 

“Per questo tour virtuale siamo andati oltre la mera ripresa tecnica con telecamere a 360° di un luogo – racconta l’art director Iader Giraldi – Abbiamo visitato a mostra, studiato il percorso e i materiali prodotti per la visita in presenza, e costruito una esperienza immersiva che considerasse per prima cosa le peculiarità dell’opera, poi lo spazio e infine il bellissimo racconto dei curatori sul dialogo fra Canova e Thorvaldsen”.

 

Entra nel virtual tour

Oltre che da una ripresa a 360°, il tour è arricchito dall’inserimento di alcuni video realizzati con leggeri movimenti di macchina che mettono in risalto l’armonia degli spazi sapientemente allestiti.

Ancora altri video accompagnano le audioguide nel percorso con un montaggio di sguardi sui dettagli delle opere, come a riprodurre il comportamento dei nostri occhi messi di fronte a tanta bellezza.

 

L’occhio cerca il dettaglio e l’inquadratura al limite della sfocatura.

Tutti gli occhi lo fanno, anche senza consapevolezza, montando così un piano sequenze “da oscar”.

Aver usato una telecamera a 12k ha permesso al tour virtuale di rendere al meglio la sapiente illuminazione scenica realizzata da Gallerie d’Italia – Piazza della Scala per mettere in risalto le sculture dei due grandi artisti.

 

Infine, in linea con l’attenzione delle Galleria d’Italia alla promozione di una fruizione dell’arte e della cultura il più possibile inclusiva, sono stati prodotti una serie di contributi di approfondimento dei capolavori in mostra in LIS Lingua dei Segni Italiana.